Operazione bestseller: Dietro le quinte del successo editoriale by Valentina Notarberardino

Operazione bestseller: Dietro le quinte del successo editoriale by Valentina Notarberardino

autore:Valentina Notarberardino [Notarberardino, Valentina]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Ponte alle Grazie


Tipologie: dalla recensione alle stelline

Un po’ di chiarezza ora sulle forme di scrittura in cui si misura la dimensione dell’apprezzamento e del prestigio. Quella più classica è la recensione, ovvero un testo critico più o meno lungo in cui si racconta il contenuto del libro (stando attenti a non bruciarlo troppo, ché oggi non c’è parola più temuta di spoiler), si dà un giudizio su scrittura, lingua, trama, e lo si confronta con opere affini per natura e per struttura, più o meno contemporanee, e con altri libri dello stesso autore. Oggi è abitudine che prima ancora del testo completo, il recensore indichi, accanto al titolo, il proprio gradimento in stelline. «Un chiaro segnale di infantilizzazione» secondo il critico letterario e professore universitario Gianluigi Simonetti. «Le valutazioni sintetiche con stelline o voti vengono dalla critica giornalistica cinematografica o musicale; linguaggi artistici dignitosissimi. Però nel Novecento eravamo abituati a pensare che la letteratura fosse un linguaggio troppo ricco e complesso per essere sottoposto a una pagella sbrigativa». Quindi se si applica quel metro di valutazione ai libri significa che la poesia e il romanzo sono qualcosa che si può giudicare come si giudicano una canzone pop o un blockbuster. «Non credo che i libri, specialmente i grandi libri, si prestino a valutazioni sommarie. Per esempio, il romanzo appena riscoperto di Céline, Guerre: che si fa, mettiamo le stelline a Céline?»

Le interviste, invece, possono essere nella formula classica di domanda e risposta con l’autore (realizzate dal vivo, via mail oppure online) o è anche molto diffusa la forma della conversazione letteraria, in cui l’articolo procede lungo un discorso unico senza soluzione di continuità con i virgolettati dello scrittore. Sempre più spesso, soprattutto sulla «Lettura», si vedono interviste in cui il giornalista diventa una sorta di moderatore e stimolatore di un dialogo tra due nomi della cultura accumunati da temi o esperienze.

Un’altra possibilità è l’anticipazione di un estratto del testo: l’appeal di questa forma di promozione varia per il giornale a seconda dell’importanza dell’autore, che ovviamente figurerà come firma del pezzo. La pubblicazione dell’estratto di norma avviene nei giorni precedenti all’uscita in libreria e serve come teaser, altrimenti «se lo trovano già dappertutto non ha senso».

Esiste poi anche la possibilità di un articolo tematico in cui si mettono insieme diversi libri sullo stesso argomento, un po’ meno appetitoso in termini di reputazione.

In generale, per i giornali prevale la corsa a precorrere la notizia, uscire prima di tutti, a costo di bruciare troppo presto un libro per superare i competitor. Ed è per questo, come fa notare Francesco Longo, che

a volte si ha l’impressione che l’inserto sia eccessivamente schiacciato sull’attualità: è raro che si parli di libri usciti in libreria già da settimane o da mesi, o che di un libro si torni a parlare più volte, proponendo magari voci che abbiano apprezzato e altre che siano state deluse da un romanzo. Questo schiacciamento sul presente – la corsa a raccontare eventi, festival e novità, la corsa a proporre anticipazioni, a puntare su



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